Durante la mappatura dei rischi e dei relativi presidi è importante collegare il riferimento normativo che determina il rischio individuato.
Infatti, l’analisi dei rischi nella maggior parte dei casi, è connessa all’analisi della legislazione di riferimento dell’attività imprenditoriale, al fine di tenere sotto controllo il rischio legale.
Ad esempio il processo di mappatura dei rischi connesso al d.lgs 231/01 prende spunto proprio dai precetti normativi che devono essere osservati e applicati. La valutazione del danno non deve essere solamente pari alla sanzione (normalmente amministrativa) connessa all’eventuale reato/ illecito: un’eventuale condanna porterebbe evidentemente con sé anche un danno reputazionale. Su questo tema si richiama anche l’attenzione sull’art. 9, comma 1, lett. d) del D.Lgs. 231/01 che tra le sanzioni previste dal decreto prevede anche la “pubblicazione della sentenza” (proprio per il danno reputazionale connesso): si precisa peraltro che, indipendentemente dalla sanzione prevista dalla norma, un’eventuale condanna anche per reati esterni al d.lgs 231/01 determina comunque un danno reputazionale.
A questo punto, nell’ambito della “normale” attività di “mappatura dei rischi”, avrete automaticamente fatto anche un modello organizzativo ai fini del D.Lgs 231/01 (o anche un modello organizzativo ai fini di uno qualsiasi dei testi normativi che avrete individuato) potendo determinare quei rischi che sono stati collegati agli articoli normativi richiamati dal d.lgs. 231/01.